giovedì, giugno 30, 2005

 

Schedàti

Fornire nome e cognome alle autorità: è l'obbligo a cui saranno sottoposti da domeni tutti i blogger cinesi, indipendentemente dall'argomento del loro diario on line. Saranno sottoposti al monitoraggio del governo, che serra la morsa sul web e sulla possibilità di diffondere opinioni e notizie. Salatissima la multa: 120mila dollari (fonte: Adn Kronos).

Niente sesso, siamo studenti cinesi. Un'università della Cina meridionale ha proibito le attività sessuali ai suoi iscritti: viene da chiedersi come faranno a far rispettare il divieto. Sono considerate gravissime le relazioni sentimentali con coppie sposate (chissà se intendono con entrambi i partner o con uno solo?). Consoliamoci: a quanto sembra l'ossessione delle regole (ad esempio, "il numero di embrioni da impiantare nell'utero di una donna non può superare le tre unità") non è soltanto italiana.

mercoledì, giugno 29, 2005

 

Go global, China

Aggressivi, dinamici, competitivi: Great Wall, Hisense, Amoi, Panda e Konca. Mai sentiti? Sono i nomi di marche (brand) cinesi, che vogliono sfondare sul mercato globale. Anche gli imprenditori che lavorano sotto il segno del drago devono adeguarsi ai mercati globali per continuare a crescere. E vogliono dare battaglia a Microsoft, Coca-cola, General Motors.
Direbbero i marxisti che è la schiavitù dettata dall'imperativo dell'accumulazione "senza fine": perchè sembra non avere termine temporale, perchè non ha uno scopo.

Casi concreti di questi giorni: la compagnia petrolifera Cnooc gioca al rialzo con l'americana Chevron per acquistare la californiana Unocal, l'azienda di eletrodomestici Haier vuole comprare la Maytag. E solo pochi mesi fa la Lenovo ha preso il controllo della divisione harware dell'Ibm, l'International business machines (fonte: Iht).
Petrolio, elettrodomestici e pc: si tratta di settori di mercato che avrebbero ormai esaurito la capacità di generare extraprofitti, fanno notare alcuni esperti. Insomma, i cinesi comprano industrie che devono affrontare una forte concorrenza sul mercato globale e non generano profitti molto elevati, a differenza di settori ancora saldamente nelle mani degli americani e degli europei: software, biotecnologie, nanotecnologie.
Ultima osservazione: il 52% delle esportazioni dalla Cina è prodotto da imprese straniere (fonte: Bnp Paribas, conferenza stampa di stamattina). Guadagni che vanno in tasca a nazioni molto lontane da Pechino. Dimenticavo: qualche briciola cade anche ai piedi dei milioni di lavoratori che alimentano il boom cinese.

Chiesa. Le autorità cinesi negano di aver approvato la nomina di monsignor Giuseppe Xing Wenzhi a Shanghai (Fonte: Reuters).

martedì, giugno 28, 2005

 

E sono 100. Milioni.

Gli internauti cinesi hanno tagliato il traguardo dei cento milioni, su una popolazione di circa 1,3 miliardi di persone (ma si pensa che gli abitanti dell'Impero di mezzo siano molti di più: è sottostimato il numero di coloro che abitano in campagna, dove le coppie possono avere anche più di un figlio).

Internet cafè
(foto: Cnn)

E' ormai il secondo paese per numero di persone collegate al web, dopo gli Stati Uniti che ospitano circa 135 milioni di navigatori on line, su una popolazione di quasi 300 milioni di persone (fonte: Forbes, dalla AP). Nessun dubbio nel governo cinese sulla politica di controllo dei media, tradizionali e digitali: giornalisti in carcere che aspettano un processo, polizia che scandaglia di continuo il web alla ricerca di pericolose idee deviazioniste (ad esempio: libertà, democrazia).

Una riflessione: il governo politico della Cina sembra essersi consolidato a due livelli: autoritarismo al centro (dove il consenso è garantito dalla ricchezza delle città, redistribuita sui ceti urbani), democrazia limitata nelle periferie del paese (dove i villaggi, sfiorati dai benefici del boom cinese, possono eleggere i rappresentanti locali e la morsa di Pechino è meno rigida). Dittatura e democrazia, dunque, convivono in un unico sistema: e, purtroppo, sembra essere un sistema che funziona. Il confronto sulla libertà in Cina potrebbe essere decisivo per definire la libertà nel prossimo secolo.

Chiesa. Monsignor Giuseppe Xin Wenzhi è il primo vescovo nominato congiuntamente da Vaticano e Stato cinese: è uno dei numerosi segnali di una nuova stagione di relazioni con la Santa sede, che guarda con interesse ai fedeli in Cina, dove il cristianesimo ha radici antichissime ( si hanno notizie di comunità almeno dall'anno 1000: basti ricordare Marco Polo e la leggenda di prete Gianni).

lunedì, giugno 27, 2005

 

Anche Burger King sbarca in Cina

Ha aperto in Cina il nemico di McDonald: non si tratta di un'associazione new global, ma di Burger King, il rivale della emme dorata nella ristorazione fast-food che cuoce gli hamburger sulla griglia, la grande ossessione culinario-giardinesca degli americani.
Fondato nel 1954, il "re degli hamburger" americano ha 11mila ristoranti in 65 paesi del mondo: il suo piatto forte sono i giaganteschi Wopper, ma restano indimenticabili anche gli "Onion", anelli di cipolla fritta (un'eccellente arma impropria contro i rapinatori: l'alito di cipolla stenderebbe un rinoceronte).

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(nella foto: la croce e delizia dell'americano medio)

Chi scrive ha lavorato due mesi in un Burger King inglese a 3,40 sterline all'ora. Il mio compagno di lavoro era Soliman, un gigante nero e barbuto. Scaricavamo ogni mattina trenta-quaranta scatoli di panini, coca-cola, skakes. In cucina lavoravano tre ragazze dell'Eritrea: tra i fumi della carne arrostita galleggiavano anche note di canti primordiali e dolcissimi, imparati in qualche villaggio del corno d'Africa.

sabato, giugno 25, 2005

 

Novità nel panorama giornalistico italiano

Anche L.D.I. è sulla carta stampata

La notizia, però, è un'altra:
Arriva l'Honda cinese

E' partita ieri per la Germania la prima automobile prodotta in Cina e venduta in Europa: è un modello della Honda, disponibile nelle cilindrate 1200 e 1400. E' ancora ignoto il prezzo di vendita, ma sembra che si aggirerà sui 1300 euro: è prevedibile una serrata competizione con gli altri produttori europei.
La giapponese Honda controlla il 65% della joint-venture (nuova impresa creata con capitali di altre società) da cui proviene il modello spedito in Europa. Il 25% è della Guangzhou Automobile (che ha accordi strategici anche con Toyota e Huyndai) e il 10% della Dongfeng (fonte: la solita Xinhua).

La Dongfeng si trova nell'Hubei, una provincia prevalentemente agricola della Cina centro-meridionale. Progetta, assembla e vende (!!) automobili e motori diesel.

Il mestiere di cronista, riflessionii di Massimo Nava su/con Ettore Mo, inviato del Corriere:

"L' inviato e' sempre un grande cronista. L' analisi politica spetta ad altri. Per esempio, quando sei stato in Indonesia hai raccontato che cosa succedeva nelle strade e questo era molto piu' importante delle dimissioni di Suharto, trasmesse dalla tv. Credo che un buon racconto si leggera' sempre. I fatti parlano da soli. Se li racconti bene il lettore si emoziona e ci riflette. E se una storia e' bella e' anche facile scriverla".
Non credi che, raccontando soltanto quello che vedi, rischi di non essere obbiettivo? Racconti un massacro e denunci chi lo ha commesso. Ma devi sapere quanti massacri hanno commesso altre parti in conflitto. "In Afghanistan ho raccontato l' ultima guerra coloniale. L' Urss aveva invaso un Paese e io stavo con i guerriglieri. Oggi ci sono i talebani e mi sento tradito. Ma tradito ti senti sempre, perche' le guerre sono tutte sbagliate. Credo che si debba stare sempre dalla parte dei perdenti, dei profughi, dei vecchi, dei bambini, delle vittime. Nel nostro mestiere ci si sbaglia sempre, perche' e' inevitabilmente superficiale".




venerdì, giugno 24, 2005

 

CHINA DRUG EXECUTIONS


CHINA DRUG EXECUTIONS
Originally uploaded by daodeqing.

Spacciatori di droga condannati ed esposti in pubblico (Hangzhou, Cina orientale).
Oggi 20 spacciatori sono stati condannati, 6 giustiziati, di cui due avevano l'aids. Le esecuzioni servono per mettere in risalto il "Giorno internazionale della droga" di domenica.
(foto: AP)


giovedì, giugno 23, 2005

 

Di cavallette e di cicogne

Allarme cavallette in Cina: 2500 specialisti stanno disinfestando più di 200mila ettari di terra ai piedi del Fiume giallo. E' in pericolo il raccolto della ricca provincia di Shandong (Cina sud-orientale), uno dei principali granai del paese.
Temute dai contadini, le locuste sono diventate una piaga dall'estate del 2000: oggi sono a rischio due milioni di ettari in tutta la nazione (fonte: China Daily).

Sempre sulle rive del Fiume giallo sono state avvistate due coppie di cicogne, emigrate dalla Russia in un insolito periodo dell'anno. Gli esperti sostengono che i cinque pulcini, nutriti in due distinti nidi, sono già in grado di volare. Secondo la Xinhua, in tutto il mondo restano soltanto 3000 cicogne bianche.

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(foto: attentiallupo.com)

Da una poesia scritta nell'VIII secolo da Wang Zhihuan:

Climbing Stork Tower
(Arrampicandosi sulla torre della cicogna)

"White sun sets behind the mountain.
The Yellow River enters ocean.
If you want to stretch your eyes to explore
Another thousand li, climb one story more".

Commento: “Questa poesia è recitata spesso per incoraggiare i giovani a provare con decisione e a raggiungere di più nella vita. C'è sempre di più da vedere e da leggere" (fonte). Insomma, è il nostro "sapere aude".

mercoledì, giugno 22, 2005

 

Voglia di "energia pulita"

L’«energia pulita» piace sempre di più agli azionisti: l’anno scorso, in tutto il mondo, sono stati investiti 2,1 miliardi di dollari in imprese che producono elettricità da fonti energetiche rinnovabili, come il vento o il sole. Lo afferma la Clean Edge, una società di marketing specializzata nelle tecnologie pulite.
Anzi, la General Electric – ha recentemente scritto il Financial Times - raddoppierà i fondi per la ricerca sulla produzione di energia sostenibile per l’ambiente, mentre l’inglese British Telecom si è impegnata ad utilizzare d’ora in poi soltanto fonti energetiche alternative per le proprie attività.
In Europa la richiesta di energia pulita è destinata a salire: secondo la Carbon Trust, una società governativa inglese, soltanto in Inghilterra aumenteranno del 30% ogni anno gli investimenti nelle fonti rinnovabili di energia elettrica.
E’ una diretta conseguenza del protocollo di Kyoto, in base al quale l’emissione di gas inquinanti ha un costo per le aziende: nei paesi che hanno ratificato il trattato diventa appetibile l’investimento in fonti alternative, come le centrali fotovoltaiche o le pale eoliche, che non inquinano l’atmosfera.
Anzi, proprio nei paesi che hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto - tra cui, appunto, l’Italia - il valore delle azioni delle 50 maggiori imprese che investono in fonti rinnovabili è aumentato in media del 22 per cento nei primi tre mesi dell’anno. Gli Stati Uniti, che comunque non hanno aderito al trattato, hanno visto crescere il maggior numero di start-up che operano nel settore dell’energia pulita.
In Italia sono già attive più di 200 imprese che forniscono energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili, con un numero di addetti pari a 5000 unità. E’ quanto ha rilevato Viridia, un magazine online dell’Enel. E Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, ha recentemente dichiarato che nei prossimi quattro anni la sua azienda prevede di stanziare circa 2 miliardi di euro per la ricerca sull’energia rinnovabile.
Il settore più promettente sembra essere quello delle tecnologie che sfruttano l’energia solare. E’ ancora dalle centrali idroelettriche, però, che si ottiene la maggior parte dell’energia rinnovabile prodotta.

Ecco, questo è un articolo che non vedrà mai luce sulla carta stampata. Pazienza.
:-)

martedì, giugno 21, 2005

 

Italia, secondo posto in classifica.

Lavorano sodo e a fine mese inviano la paga a casa, dall'altra parte del mondo. Spesso lavorano più delle 8 ore quotidiane, altre volte si tratta di turisti o affaristi in viaggio. L'Italia è il secondo paese del globo da cui la Cina ha ricevuto nel 2004 valuta estera, versata da emigrati o semplici viaggiatori: sono dati forniti dall'agenzia Western Union, leader mondiale nel trasferimento di denaro, e riferiti soltanto alle sue transazioni monetarie. Da prendere, dunque, con la dovuta cautela. Sul podio salgono gli Stati Uniti, al primo posto, e la Francia, al terzo (fonte: Chinadaily).

L'anno scorso la terza Cina, quella degli emigrati e degli affaristi che viaggiano nel globo, ha inviato in patria 159 miliardi di dollari. Si tratta davvero di una nazione, culturalmente compatta e formata da decine di milioni di cinesi nel mondo.
Piccola curisotà: la seconda Cina è Taiwan, l'isola occupata alla fine degli anni '40 dalle truppe nazionaliste del generale Chiang Kai Shek, in fuga dopo la vittoria dei comunisti di Mao.

lunedì, giugno 20, 2005

 

Lo smog soffoca la fabbrica del mondo

La Cina ha pagato un prezzo ambientale altissimo per lo sviluppo economico degli ultimi 20 anni ed entro il 2020 il carico di inquinamento aumenterà di quattro volte, parallealmente alla crescita del Pil. Non lo afferma Greenpeace, ma l'Agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA) di Pechino.
Lo sviluppo sostenibile per l'ambiente (umano e non) diventa una necessità: la popolazione è sempre meno disposta a sopportare i costi (inquinamento, povertà, malattie) dello sviluppo. E i nostalgici dell'imperatore rosso Mao hanno partita facile (fonte: il quotidiano di Hong Kong the Standard).

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(foto: Afp)

Già ora il consumo totale di energia della Cina è sei volte superiore a quello degli Stati Uniti (che hanno un pil procapite otto volte superiore a quello cinese), sette volte quello del vicino Giappone e 2,8 volte quello dell'India, l'unica ad avere un numero di abitanti paragonabile a quello dell'Impero di mezzo.

L'Italia, che non può costruire centrali nucleari, ha speso 51,1 miliardi di euro nella ricerca sulle fonti di energia rinnovabile (fonte: il mensile Scienze), ma queste contribuiscono per il 6,5% al fabbisogno nazionale: e il maggior contributo è dato proprio dalle vecchie centrali idroelettriche.

sabato, giugno 18, 2005

 

Accanto al cuore dei cinesi

Protestavano per ottenere un indennizzo dopo l'esproprio della terra, ma sono stati aggrediti da 300 uomini armati: sei contadini sono morti, 48 sono feriti. E' successo una settimana fa nella provincia che circonda Pechino, l'Hebei, dove un intero villaggio si è opposto all'esproprio forzato del terreno che servirà per la costruzione di un'industria elettrica, la Guohua Power. Si sospetta che siano stati proprio l'appaltatore Zhang e la moglie ad armare i trecento banditi, di cui 22 sono stati fermati oggi dalla polizia di Dingzhou.

CHINA VILLAGE ATTACK
(foto:EPA, Gordon Tang)

In effetti ci sono due versioni: secondo l'agenzia ufficiale Xinhua, i contadini hanno ritenuto gli indennizzi troppo bassi; per il Times, invece, gli agricoltori hanno rifutato del tutto i compensi.
Esemplari le osservazioni della cronista del Times, Jane Macartney: "Few issues lie closer to the heart of the Chinese, be they peasant or city worker, than land. In a country that has known periodic famine for centuries, to possess a piece of earth is to hold a guarantee of a livelihood, however modest".

I dirigenti cinesi credono nell'equazione crescita= stabilità. Bisogna costruire impianti elettrici per alimentare il vorace sviluppo del secolo cinese, ma sembra difficile gestire il conflitto con chi vede solo le briciole della ricchezza prodotta dal capitalismo rosso.

giovedì, giugno 16, 2005

 

New York - China sola andata

Alle 11:10 (ora di New York) è decollato il volo 89 della Continental, con destinazione Pechino: da oggi è l'unica compagnia americana a collegare Usa e Cina senza scali intermedi. La durata del tragitto è di tredici ore, le partenze sono quotidiane. Dal cibo servito a bordo al personale che parla mandarino: tutto pur di andare incontro alla clientela cinese (fonte: il pechinese People's daily online, via Xinhua).

Sugli aeroporti cinesi
"Il governo cinese, seguendo questo sviluppo, ha incrementato i servizi connessi al trasporto aereo. Gli aereoporti cinesi sono stati ingranditi, migliorati, ricostruiti e aumentati di numero, le rotte interne hanno visto un incremento vertiginoso in questi ultimi anni. La CAAC, compagnia di bandiera della Repubblica popolare di Cina ha rinnovato il parco macchine e molti scali sono stati aperti anche ad altre compagnie, tra cui in particolare quelle dei paesi del Sudest asiatico".
(fonte: italiacina.org)

Quanto costa un biglietto aereo dall'Italia? Partenza da Rm fiumicino: 1793 euro con Alitalia (arrivo a Shanghai e ritorno), 937 euro con la Lufthansa (arrivo a Pechino e ritorno)!

mercoledì, giugno 15, 2005

 

Lion Club China

Il leone ruggirà anche nell'Impero di Mezzo: ieri è stato ufficialmente inaugurato il Lion Club China, nella "Great Hall of China" di Pechino. Alla cerimonia era presente il vicepremier Hui Liangyu, che ha parlato ad una platea di 400 persone.
Il Lion Club, già presente in Cina dal 1997, svolge anche attività filantropiche: ha finanziato interventi alla cataratta (fonti: People's Daily Online, Cri). Inutile aggiungere che il Lion è un network (lobby?) mondiale di affaristi: per un rapido approfondimento cliccare qui. La globalizzazione prosegue.

La "Great Hall of China", il luogo in cui si è svolta la cerimonia, fu costruita alla fine degli anni cinquanta come simbolo del nuovo stato comunista: la sua superficie è maggiore di quella della Città proibita, cuore del potere imperiale. Ospita le sedute del Parlamento cinese, che si riunisce annualmente (i deputati sono più di mille!).

Ps: bellissimo l'articolo di Rampini su Repubblica di oggi: "Il Borges cinese", dedicato a Liu Yichang, "sceneggiatore" del regista Wong Kar Wai (quello di "2046" e "In the mood for love")

martedì, giugno 14, 2005

 

Fiato sospeso per Yao

Gli sportivi cinesi attendono con impazienza l'esito dell'operazione all'anca di Yao Ming, gloria nazionale che gioca nella Nba, il campionato americano di basket. Il giocatore sarà operato stamattina a San Francisco: è il primo intervento chirurgico che affronta, anche se non dovrebbe presentare complicazioni (fonte: Chinadaily). Yao gioca negli Houston Rockets.

Secondo l'Indistyar.com, il basket sarebbe lo sport più seguito in Cina, prima di calcio e tennis. I tifosi sarebbero circa 300 milioni. La China Basketball Association è stata fondata nel 1995, e nel 2004 aveva 12 squadre.

Breve biografia di Yao Ming:
"Yao Ming è il nuovo protagonista della pallacanestro mondiale e la prima star cinese ad imporsi nell'NBA. Alto 229 cm per 141 kg di peso, Ming, nato il 12 settembre 1980 a Shanghai, è il pivot degli Houston Rockets. E' diventato in un anno uno dei giocatori più amati in America, tanto da essere scelto dai tifosi dell'NBA come titolare nel quintetto base dell'All Star Game 2003. Eroe nazionale in Cina, Ming è balzato agli onori della cronaca mondiale quando ha rifiutato l'invito a portare la fiamma olimpica a Pechino, adducendo come motivo che ci sono sportivi cinesi con maggiori meriti di lui".
(fonte: santippe.excite.it)

lunedì, giugno 13, 2005

 

Parole proibite

D'ora in avanti sarà vietato digitare le parole "Libertà" e "democrazia" come titolo dei blog ospitati su MSN China, il portale della Microsoft. L'operatore del portale internet ha stabilito che se un blogger digita queste parole, verrà inviato all'utente il messaggio: "Linguaggio proibito", e sarà impossibile procedere oltre. La lista include anche altre parole, come le inquietanti "indipendenza di Taiwan"" e "dimostrazione". La restrizione, però, non si attiva se le "parole proibite" sono utilizzate all'interno del testo dei blog: forse i censori cinesi avranno pensato che i motori di ricerca come google cercano le parole chiave (come, ad esempio, "democrazia") soprattutto nei titoli dei blog: togliere quelle parole dai titoli significa anche rendere meno "visibile" il blog ribelle su internet (fonte: theregister).

La censura su internet non è destinata a diminuire, per almeno due motivi: a) le autorità vogliono occultare agli stranieri il dissenso interno; b) fare pressione sui blogger cinesi in modo indiretto, ma sempre più soffocante. Esiste perfino un software progettato per cercare siti sovversivi: si chiama "Night Crawler". E google e yahoo ignorano nelle loro ricerche i siti sovversivi (fonte: BBC). La Microsoft gioca un ruolo importante nella collaborazione tecnologica alla censura, contrariamente alla sua "dichiarazione di cittadinanza" che prevede "di mettere in grado le persone di realizzare il loro potenziale nel mondo".

ps: "Cina: il cointainment non funzionerà", articolo di Henry Kissinger pubblicato oggi sul Washington Post. Henry Kissinger, premio nobel per la pace 1973 (l'anno del golpe in Cile, toh guarda, era segretario di Stato americano) e protagonista degli incubi di milioni di persone, soprattutto al di sotto dell'equatore.

venerdì, giugno 10, 2005

 

Cresce il nano cinese

800 società e 100 istituti di ricerca sono già impegnati con le nanotecnologie in Cina, ma il governo vuole aumentare i finanziamenti al settore, assicura il viceministro per la Scienza e la Tecnologia Cheng Jinpei in occasione di "China nano 2005", un meeting che durerà fino a domani. Ben 30 milioni di dollari saranno investiti per creare un istituto di ricerca a Hangzhou, nella provincia costiera dello Zhejiang (fonte: China daily).

"Nano" significa "un miliardesimo" nel linguaggio scientifico: uno degli scopi della ricerca nanotecnologica è appunto di analizzare le proprietà dei materiali manipolati su scala atomica, di un miliardesimo di metro appunto. A queste dimensioni, infatti, alcuni materiali evidenziano nuove proprietà. Materiali più resistenti, farmaci più efficaci, nuovi metodi di cura saranno sono solo alcune delle applicazione della ricerca nanotecnologica.
Interessantissima la pagina di wiki dedicata all'argomento (in italiano).

giovedì, giugno 09, 2005

 

That's all folks!

Un draghetto baffuto scaccia Tom e Jerry dalla prima serata della tv cinese. In questi giorni, infatti, sarebbero due gli obiettivi primari dell'Amministrazione statale di Radio, Tv e Film di Pechino: contrastare l'invasione dei cartoni animati stranieri e incoraggiare la produzioni nazionali. D'ora in poi i bambini cinesi vedranno in prima serata solo storie "made in China". Anzi, il presidente dell'apposito "Comitato per i cartoni", Fu Tiezhen, osserva puntiglioso: "Dalla metà degli anni ottanta molti cartoni sono stati importati da Usa e Giappone, gratis o a prezzi irrisori. Anche questo è dumping" (fonte: Indiantelevision.com).

La Cina ha già limitato la messa in onda di cartoni animati esteri: secondo quanto rivela un funzionario dell'agenzia per i cartoni animati, la proporzione decisa è di 4 stranieri ogni 6 cinesi. Almeno su questo punto, Pechino non ha intenzione di rispettare le regole dell'Organizzazione mondiale per il commercio.

Fronte italiano: i bambini di Campania, Puglia e Calabria sarebbero i più teledipendenti della nazione. Guarderanno cartoni animati? Ma no, i loro personaggi televisivi preferiti sono Simona Ventura e Paolo Bonolis. Dubbio: sono cambiaiti i bambini oppure questi signori somigliano a...
(fonte: Intrage)

mercoledì, giugno 08, 2005

 

Morgan Stanley: la Cina rallenterà

Nei prossimi mesi la crescita cinese potrebbe sgonfiarsi: è la previsione di Stephen Roach, chief economist della Morgan Stanley. Il rallentamento dell'economia cinese avrà conseguenze negative sulla crescita mondiale e sull’inflazione. In particolare, Roach evidenzia che una diminuzione del Pil del 2% nell’Asia "sino-centrica" potrebbe causare una diminuzione dello 0,7% sulla crescita mondiale. Inoltre, una flessione nella domanda cinese di materie prime (appunto perchè rallenta l'economia) avrebbe delle conseguenze sull’attività industriale cinese e dunque sui prezzi delle materie prime.

Non finisce qui: secondo Roach, la volatilità (ovvero la variabilità) del prezzo delle materie prime avrà un impatto sull'aspettativa di inflazione nel mercato dei bond (ovvero delle obbligazioni emesse dalle società per finanziarsi). Perchè? La modifica del prezzo delle materie prime influisce sui costi di produzione delle imprese e, dunque, sui profitti (che potrebbero diminuire). Le obbligazioni di quelle imprese, quindi, diventano rischiose e perdono valore. Insomma, se la Cina rallenta ci rimettono tutti (lavoratori compresi che si ritrovano a spasso perchè a Wenzhou -??- si produce meno).
Una nota: anche gli stati emettono bond. E la Germania, secondo Roach, è il paese europeo maggiormente esposto ad un rallentamento della crescita cinese.

Fonte: luca
(Che figata la conferenza stampa di Roach al blasonatissimo Principe di Savoia di Milano!!)

martedì, giugno 07, 2005

 

Polizia telematica all'opera

Registratevi o chiudete: è la scelta posta dalle autorità cinesi ai blogger e ai siti internet cinesi. Entro 30 giorni utenti privati e compagnie dovranno indicare il nome di una persona responsabile per le pagine pubblicate su internet, altrimenti rischiano multe salatissime (120mila dollari per le compagnie pubblicitarie, ad esempio). Gli investigatori cinesi hanno dalla loro parte ache l'innovazione tecnologica, perchè possono contare su di un motore di ricerca che controlla l'associazione di un numero di registrazione ad ogni sito presente sul web (fonte:news24.com).

La Cina è il paese più attivo nella censura su internet. Migliaia di poliziotti e privati cittadini scandagliano ogni giorno il web alla ricerca di "nemici del popolo".

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