lunedì, giugno 13, 2005

 

Parole proibite

D'ora in avanti sarà vietato digitare le parole "Libertà" e "democrazia" come titolo dei blog ospitati su MSN China, il portale della Microsoft. L'operatore del portale internet ha stabilito che se un blogger digita queste parole, verrà inviato all'utente il messaggio: "Linguaggio proibito", e sarà impossibile procedere oltre. La lista include anche altre parole, come le inquietanti "indipendenza di Taiwan"" e "dimostrazione". La restrizione, però, non si attiva se le "parole proibite" sono utilizzate all'interno del testo dei blog: forse i censori cinesi avranno pensato che i motori di ricerca come google cercano le parole chiave (come, ad esempio, "democrazia") soprattutto nei titoli dei blog: togliere quelle parole dai titoli significa anche rendere meno "visibile" il blog ribelle su internet (fonte: theregister).

La censura su internet non è destinata a diminuire, per almeno due motivi: a) le autorità vogliono occultare agli stranieri il dissenso interno; b) fare pressione sui blogger cinesi in modo indiretto, ma sempre più soffocante. Esiste perfino un software progettato per cercare siti sovversivi: si chiama "Night Crawler". E google e yahoo ignorano nelle loro ricerche i siti sovversivi (fonte: BBC). La Microsoft gioca un ruolo importante nella collaborazione tecnologica alla censura, contrariamente alla sua "dichiarazione di cittadinanza" che prevede "di mettere in grado le persone di realizzare il loro potenziale nel mondo".

ps: "Cina: il cointainment non funzionerà", articolo di Henry Kissinger pubblicato oggi sul Washington Post. Henry Kissinger, premio nobel per la pace 1973 (l'anno del golpe in Cile, toh guarda, era segretario di Stato americano) e protagonista degli incubi di milioni di persone, soprattutto al di sotto dell'equatore.

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