martedì, novembre 29, 2005

 

Rassegnina

Il caffè espresso invade l'Oriente, ma è commercializzato dall'americana Starbucks. La pizza spopola in Cina, ma la vende Pizza Hut. Specialità italiane, guadagni Usa. Da leggere l'articolo di Federico Rampini, oggi su Repubblica.
Per chi l'avesse perso, qui il grande Beppe Severgnini racconta Pechino, sulla scia di Moravia e Manganelli.

Los Angeles. Tre persone sono accusate di essere agenti segreti della Cina: rischiano da 10 a 25 anni di galera. (fonte: San Josè Mercury News)

martedì, novembre 22, 2005

 

L'anello

Avevano caratteristiche indoeuropee e costumi ellenistici. Grandi amanti del vino. Soprattutto, vivevano ai confini tra i regni indo-ellenistrici (come quello del Gandahara, che fondeva la civiltà greca e quella indiana: protagonista del Museo d'arte orientale di Roma) e il mondo cinese. Attirarono infatti l'interesse di Wudi, primo imperatore della potente dinastia Han. Erano i Ta-Yuan, anello di congiunzione tra occidente e oriente.
Zeus, Buddha e Confucio danzavano sul tetto del mondo.

800px-Ta-YuanMap

mercoledì, novembre 16, 2005

 

Dieci minuti

Suqqat, periferia di Falluja

I muri bianchi delle case emettono bagliori accecanti: bisogna socchiudere gli occhi. E' l’ora di pranzo. Il rumore sordo del motore di una moto invade la strada di terra battuta. Grappoli di datteri sono appoggiati sulle bancarelle: riflessi d’ambra e cristalli di zucchero attirano sciami di moscerini. Una mano li allontana ogni tanto, senza convinzione.

Satellite: target located

E' una moto vecchia, i pezzi sono tenuti insieme dal fil di ferro. Il faro anteriore è sfondato, non c’è più il cavalletto e le gomme sono lisce. Abdul gira lo sterzo nella strada di casa, accosta davanti alla sua abitazione e appoggia la moto al muro scrostato. Sul portapacchi c’è una valigia blu, tre fili di spago ne assicurano la chiusura. La prende.

Central computer: "attack sequence" started

Non c’è luce nella stanza. Gli occhi devono abituarsi all’oscurità. Due macchioline grigie si avvicinano ad Abdul, saltellando. Lo abbracciano all’altezza della vita. Le mani grosse e impolverate del padre nei loro riccioli neri. La valigia è pesante, bisogna trascinarla lungo il soggiorno, fino al ripostiglio. Abdul dà un bacio ai due bambini, spinge la valigia blu nella stanza e chiude la porta.

Airplane team “Drone”: ready to fly. Go!

I pacchi di farina sono quasi intatti, soltanto tre si sono aperti durante il trasporto. Abdul li sposta dalla valigia blu sullo scaffale di legno. Uno ad uno. Sul ripiano è stato steso un velo di plastica, pronto per raccogliere le perdite di preziosi granelli bianchi. Un pacco è più pesante degli altri: Abdul lo appoggia sullo scaffale e lo rompe. Con cautela, potrebbe cadere la farina. Dentro c’è una pistola, già carica.

Airplane team “Drone”: bombs armed

Rigira l’arma tra le mani. Ricorda la sua vecchia divisa, i colleghi della polizia, le notti in cui spegneva le sigarette sui testicoli dei traditori. “La logica nera, dura e fredda del ferro”. Mancano due ore all’insurrezione per liberare la città dagli yankee.

Bombs dropped. Targets striked

Le fiamme avvolgono i corpi degli abitanti di Suqqat, quartiere di Falluja. Frammenti di case, auto, giocattoli, radio, tavoli. Granelli di farina dispersi nella polvere.

Report: 85% targets destroyed.
Mission completed

“In battaglia si definisce ‘sequenza d’attacco’ l’insieme delle operazioni necessarie a condurre un attacco mirato ad un determinato obiettivo. Queste operazioni comprendono l’individuazione del bersaglio, la sua precisa localizzazione, il puntamento dei sistemi d’arma, l’attacco e la valutazione ex post dell’operazione. Nella prima guerra del Golfo, tale sequenza richiedeva alle forze statunitensi 100 minuti; questo tempo è sceso a 40 minuti in Kosovo, 20 in Afghanistan e appena 10 in Iraq, dove si è quasi realizzata l’equivalenza “scoperta (dell’obiettivo)=distruzione”.
(Liu Yazhou, generale dell’aviazione dell’Esercito di liberazione popolare cinese, intervistato da Limes)

ps: nomi e personaggi sono inventati, gli eventi solo in (piccola) parte. I droni (“Drone”) sono aerei senza pilota.

lunedì, novembre 14, 2005

 

La millenaria estetica della pirateria

"Vista dalla città dei pittori perfino la pirateria, quella vera, appare sotto una luce un po’ diversa. Molto prima che in Occidente Walter Benjamin scrivesse L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica, molto prima che Andy Warhol scatenasse l’ironia
della pop-art nella moltiplicazione delle immagini celebri, da oltre
duemila anni in Cina la tradizione confuciana esalta il gesto di copiare
come un omaggio amorevole e devoto verso l’artista originale.
La storia dell’arte in Cina reca quell’impronta.
Non è un caso se la civiltà più antica del mondo ha lasciato così poco di
“antico” nel senso in cui lo intendiamo noi. Nell’estetica cinese ciò che è
bello non è l’oggetto d’arte, ma il gesto dell’artista nel crearlo, e l’infinita ripetizione
di quel gesto lo rende eterno
. In chi copia c’è umiltà, c’è tensione verso l’apprendimento".
(Federico Rampini, repubblica di ieri)

pirati

Nella mitologia del libero mercato esportata dall'Occidente, invece, è il nuovo (non l'identico, l'uguale a se stesso) che diventa bello e, dunque, appetibile per il consumatore. E' uno dei casi in cui estetica e colonialismo sono intrecciati.

giovedì, novembre 03, 2005

 

Tris!

Buona Nòva. Una pagina sulla sicurezza informatica (e la crittografia quantistica, con l'intervista al fisico Anton Zeilinger) e un articolo sul citizen journalism!

mercoledì, novembre 02, 2005

 

Rosso antico: da Milano alla Cina

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Viale Sarca

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FabbricaMI
Fabbrica dismessa

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C'era una volta la Breda

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Imperdibili. Manifesti della propaganda cinese (fonte: Corriere.it)

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