Sotto un unico cielo

Ucciso a pugni e calci. Si chimava Xiao Guopeng, era un giornalista e lavorava nella provincia meridionale del Guizhou. Aveva scritto un articolo critico nei confronti della polizia locale (Greenslade).
Xiao è il terzo cronista cinese ucciso dall'inizio di quest'anno (Rsf).

"Buongiorno, mi fa un pieno di idrogeno", dice distratto Hu Wen al volante di una macchina nuovissima. "Si, sono 80 dollari", risponde il benzinaio. Hu Wen non batte ciglio: dovrebbe essere questo il costo di un rifornimento per macchine a celle combustibili che utilizzano idrogeno, come scrive qui la Technology review del Mit a proposito di un sistema che stanno sperimentando a Shanghai.

"Io so solo che chi è stato è stato, e chi è stato non è. Consumati gli anni miei, vistosi movimenti sulla terra"
(G.L. Ferretti, che scritto così sembra il nome di uno stilista)

Pace. Per i Romani era pax (che ricorda tanto l'italiano "patto", un accordo tra le parti), gli inglesi copiano come al solito ("peace": ricorda "pece", situazione melmosa dove più ti dimeni più affondi). Per i tedeschi è Frieden: con un passo si arriva a "zufrieden" (contento), cambiando due vocali (dai Mike, per favore) e togliendo la n, si ottiene "Freude", gioia. Ironia della sorte, in nessuna lingua come in tedesco esistono tante parole per indicare l'idea di tradimento ( e anche Clausewitz: "La pace è la prosecuzione della guerra con altri fini"). In cinese si può tradurre con "Taiping": un nome legato ad una sanguinosa guerra civile di fine Ottocento, una parola che contiene il carattere "tai" (grande, talmente grande da ricordare il cielo, "tian").
Tanti la invocano, nessuno la trova. Per parafrasare G.L.F.: "La pace non cantarla, che si canta da sè. Più la si invoca, meno ce nè".
Sotto un unico cielo.

Sono almeno cinquecento i morti per una tempesta tropicale nella Cina meridionale: gli sfollati sono arrivati a tre milioni (Cbc).

C'è un modo alternativo per seguire il conflitto in MEdio-oriente: leggere le cronache dei blogger. Ad esempio partendo da qui.

A memoria:
"Mi ero addormentato nella mia notte privata: avevo camminato molto, e non avevo trovato nulla"
(Luis Ferdinand Celine, Viaggio al termine della notte).

I prosperosi seni mostrati durante le pubblicità televisive di chirurgia estetica erano davvero troppo grandi: così l'agenzia cinese per il controllo dei mezzi di telecomunicazione ha deciso di bandire completamente dalla programmazione questi spot, giustificandosi così: "Di recente alcune società di medicina hanno esagerato i risultati dei trattamenti forniti".
Gli adolescenti (e le adolescenti) da Pechino in giù potranno così dormire sonni più sereni (Financial Express: attenzione se passate il mouse su breast enhancements...beh, fatevi due risate).

Per la prima volta dopo quarantasette anni un aereo attraverserà oggi lo spicchio di cielo tra Taiwan e la Cina. I collegamenti fra le due nazioni sono stati interrotti nel 1949, quando i nazionalisti cinesi fuggirono sulla piccola isola di Taiwan per salvarsi dai comunisti di Mao Zedong: lì crearono uno Stato indipendente con la protezione degli Stati Uniti.

In linea con lo spirito dei tempi il Boeing 747 che partirà alle 14 da Taipei non è un volo passeggeri, ma trasporta materiale elettronico: i legami commerciali con la Grande Cina sono sempre più stretti, anche se ogni tanto le bandiere del conflitto tra nazionalisti e comunisti vengono prese dagli armadi e sventolate in strada.

La riservatezza dei cittadini è diventata un valore anche in Cina. Soprattutto se si tratta di Aids, una malattia che negli anni socorsi ha ucciso migliaia di donatori di sangue. Una ragazza riceverà l' indennizzo di 20mila yuan e le scuse del China Times, il giornale che aveva pubblicato la storia dei genitori morti di Aids dopo aver donato sangue: l'articolo era accompagnato anche da una foto della ragazza. Un destino comune nello Hebei di cui nessuno parla volentieri (The age).

"La legge è il luna park del dolore"
(Louis Ferdinand Celine, Viaggio al termine della notte)

Picchiato, malmeanto, umiliato. Un lavoratore cinese non aveva il permesso di residenza, obbligatorio per coloro che provengono da una regione diversa da quella in cui lavorano: è stato pestato dalla polizia. Questa volta, però, le cose sono andate diversamente: la folla si è ribellata ai soprusi della polizia. E' successo nel Guizhou, nella Cina meridionale (Latimes).

"Non crediamo nelle punizioni corporali"

"Ok, che ne dici di quelle capitali?"

Ma come si fa dar peso al radioso e onniscente Kim Jung Il?

I proprietari degli internet cafè in Cina dovranno fermare i giovani che navigano sulle rete troppe ore: una decisione delle autorità di Pechino che volgiono tenere sotto controllo i giovani dopo la chiusura delle scuole (Cnn).


(moca napoletana)

Come funziona la censura sul web di Pechino? Chi la guida? Come si fa a scavalcarla? Qui un quadro della situazione.

Letto ora: hanno liberato Wu Hao, blogger cinese da cinque mesi in prigione senza processo (Hyperorg). Evviva!

E' finito bene l'intervento di due ore per separare due gemelline, Jingsuan e Jingni, nate in agostoa Shanghai. Erano unite dal cuore alle gambe. Una buona notizia, ogni tanto(Pravda. Eh si, c'è anche la Pravda).