mercoledì, giugno 08, 2005

 

Morgan Stanley: la Cina rallenterà

Nei prossimi mesi la crescita cinese potrebbe sgonfiarsi: è la previsione di Stephen Roach, chief economist della Morgan Stanley. Il rallentamento dell'economia cinese avrà conseguenze negative sulla crescita mondiale e sull’inflazione. In particolare, Roach evidenzia che una diminuzione del Pil del 2% nell’Asia "sino-centrica" potrebbe causare una diminuzione dello 0,7% sulla crescita mondiale. Inoltre, una flessione nella domanda cinese di materie prime (appunto perchè rallenta l'economia) avrebbe delle conseguenze sull’attività industriale cinese e dunque sui prezzi delle materie prime.

Non finisce qui: secondo Roach, la volatilità (ovvero la variabilità) del prezzo delle materie prime avrà un impatto sull'aspettativa di inflazione nel mercato dei bond (ovvero delle obbligazioni emesse dalle società per finanziarsi). Perchè? La modifica del prezzo delle materie prime influisce sui costi di produzione delle imprese e, dunque, sui profitti (che potrebbero diminuire). Le obbligazioni di quelle imprese, quindi, diventano rischiose e perdono valore. Insomma, se la Cina rallenta ci rimettono tutti (lavoratori compresi che si ritrovano a spasso perchè a Wenzhou -??- si produce meno).
Una nota: anche gli stati emettono bond. E la Germania, secondo Roach, è il paese europeo maggiormente esposto ad un rallentamento della crescita cinese.

Fonte: luca
(Che figata la conferenza stampa di Roach al blasonatissimo Principe di Savoia di Milano!!)

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