mercoledì, giugno 15, 2005
Lion Club China
Il leone ruggirà anche nell'Impero di Mezzo: ieri è stato ufficialmente inaugurato il Lion Club China, nella "Great Hall of China" di Pechino. Alla cerimonia era presente il vicepremier Hui Liangyu, che ha parlato ad una platea di 400 persone.
Il Lion Club, già presente in Cina dal 1997, svolge anche attività filantropiche: ha finanziato interventi alla cataratta (fonti: People's Daily Online, Cri). Inutile aggiungere che il Lion è un network (lobby?) mondiale di affaristi: per un rapido approfondimento cliccare qui. La globalizzazione prosegue.
La "Great Hall of China", il luogo in cui si è svolta la cerimonia, fu costruita alla fine degli anni cinquanta come simbolo del nuovo stato comunista: la sua superficie è maggiore di quella della Città proibita, cuore del potere imperiale. Ospita le sedute del Parlamento cinese, che si riunisce annualmente (i deputati sono più di mille!).
Ps: bellissimo l'articolo di Rampini su Repubblica di oggi: "Il Borges cinese", dedicato a Liu Yichang, "sceneggiatore" del regista Wong Kar Wai (quello di "2046" e "In the mood for love")
Il Lion Club, già presente in Cina dal 1997, svolge anche attività filantropiche: ha finanziato interventi alla cataratta (fonti: People's Daily Online, Cri). Inutile aggiungere che il Lion è un network (lobby?) mondiale di affaristi: per un rapido approfondimento cliccare qui. La globalizzazione prosegue.
La "Great Hall of China", il luogo in cui si è svolta la cerimonia, fu costruita alla fine degli anni cinquanta come simbolo del nuovo stato comunista: la sua superficie è maggiore di quella della Città proibita, cuore del potere imperiale. Ospita le sedute del Parlamento cinese, che si riunisce annualmente (i deputati sono più di mille!).
Ps: bellissimo l'articolo di Rampini su Repubblica di oggi: "Il Borges cinese", dedicato a Liu Yichang, "sceneggiatore" del regista Wong Kar Wai (quello di "2046" e "In the mood for love")