sabato, aprile 29, 2006
Lo zoo di Canton
Sui banconi degli espositori brillano piccoli Buddha, dragoni, anelli e bracciali. Il mercato della giada di Canton e' uno dei piu' grandi della Cina: occupa un intero palazzo di tre piani e decine di botteghe. Intarsi delicati, scavati in pietre verdi come gli aghi degli abeti oppure luminose come prati inondati dal sole. E' uno dei pochi quartieri risparmiati (per ora) dalla speculazione edilizia.
Basta fare cento metri per entrare nel vivo dello zoo: gli animali di giada diventano carne esposta nelle gabbie nel mercato di Qingping. Piccole e grandi tartarughe nelle bacinelle di plastica, serpenti vivi o essiccati, cavallucci marini essicati, cuccioli di gatto o cane. Tutti animali considerati commestibili. E quando ordino al ristorante controllo disperato che nel nome del piatto non ci sia l'ideogramma di un cane o un gatto...
Due isolati dopo la carne diventa pietra: elefanti di ebano, cervi e cavalli di bronzo presidiano l'ingresso dei negozi di artigianato (tradizionale? beh e' made in China, qui e' tradizionale!). E' l'unico tipo di caccia che accetto.
Dovunque lavori in corso, traffico di automobili, camion e biciclette. E tanti giovani: critici sul passato, preoccupati per il lavoro, curiosi verso l'estero: nel prossimo post la storia di Wen e Mei, studenti universitari conosciuti per caso. Lui vuole diventare un manager, lei sta imparando l'inglese (era ora!) e il giapponese...zai jian!
Basta fare cento metri per entrare nel vivo dello zoo: gli animali di giada diventano carne esposta nelle gabbie nel mercato di Qingping. Piccole e grandi tartarughe nelle bacinelle di plastica, serpenti vivi o essiccati, cavallucci marini essicati, cuccioli di gatto o cane. Tutti animali considerati commestibili. E quando ordino al ristorante controllo disperato che nel nome del piatto non ci sia l'ideogramma di un cane o un gatto...
Due isolati dopo la carne diventa pietra: elefanti di ebano, cervi e cavalli di bronzo presidiano l'ingresso dei negozi di artigianato (tradizionale? beh e' made in China, qui e' tradizionale!). E' l'unico tipo di caccia che accetto.
Dovunque lavori in corso, traffico di automobili, camion e biciclette. E tanti giovani: critici sul passato, preoccupati per il lavoro, curiosi verso l'estero: nel prossimo post la storia di Wen e Mei, studenti universitari conosciuti per caso. Lui vuole diventare un manager, lei sta imparando l'inglese (era ora!) e il giapponese...zai jian!