venerdì, aprile 21, 2006

 

Lijiang, il regno delle donne

Una pagoda di legno sovrasta l'antica citta' di Lijiang dalla collina del Leone. Si chiama Wangu, in lingua naxi significa "Godere della vista da un luogo alto". Le case dei naxi (patrimonio dell'Unesco) sono aggrappate ai lati della collina, circondate dalla citta' nuova di cemento.
Appena arrivato prendo un taxi: lo guida una donna. Al bancone dell'ostello "Old Town" ci sono solo due ragazze che si occupano del check-in: hanno i capelli neri lunghi, gli occhi allungati con un taglio molto delicato, le labbra carnose.

Poco dopo scendo per curiosare nelle vie antiche (si fa' per dire, sono state rifatte da poco) di Lijiang, tutte in pietra grigia. Nei negozietti ai lati della strada si vendono oggetti di artigianato: quasi tutti sono gestiti da donne. Forse gli uomini sono al piano di sopra a guardare la tv, forse sono nei campi per il raccolto, forse sono stati bolliti con i bambini (maschi) nel solito pentolone? I Naxi sono gli eredi di una societa' matriarcale (con un proprio alfabetyo pittografico) e di un regno indipendente per centinaia di anni.
E' in questa regione che Joseph Rock ha descritto il mito di Shangri-la, la comunita' ideale dove prospera la pace. All'orizzonte, le montagna del Drago di Giada. Oltre lo sguardo, le gole del salto della tigre, cicatrici profondissime nella terra scavate dai fiumi nei secoli.

Alla ricerca del dottor Ho. So che in un paese a 10 chilometri da Lijiang abita un vecchio cercatore di erbe e guaritore, reso famoso in tutto il mondo da un libro di Bruce Chatwin (Che ci faccio qui?). So che e' ancora vivo. So che andro' a cercarlo: noleggio una bici e mi avventuro nella campagna cinese. Fattorie, stalle, buoi, stalle, cani (pechinesi ovviamente), lavori in corso ( e donne - ma non solo - che sollevano i massi nel cantiere): infine il villaggio di Baisha. E incontro il dottor Ho: non e' uno stregone, piuttosto un botanico che ha saputo valorizzare le erbe di questa regione. Mi ha fatto vedere decine di articoli e di ringraziamenti da tutto il mondo, moltissimi dall'Italia. Per me ha preparato un infuso contro...il raffreddore invernale. Tra un anno potro' dire se funziona...

Dialoghi/al bar, con routard cinese
R: Da dove vieni?
I: Dall'Italia
R: Eh, gia', hai la fisionomia...(serio) aspetta, ma l'Italia e' vicino all'Afghanistan, giusto?
I: Beh no, e' QUASI in Europa.

ps: per le foto, clicca qui.

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