giovedì, agosto 04, 2005
La svolta coreana di Pechino
Sull'altare del controllo sociale la Cina sacrifica di nuovo la libertà d'informazione: questa volta ne fanno le spese i media stranieri. Il governo ha proposto restrizioni sull'ingresso di libri, sulla ricezione di canali satellitari, perfino sugli spettacoli teatrali. Idee virulente come democrazia e libertà di pensiero avrebbero potuto contagiare gli ignari spettatori. La realtà é una sola, quella sbandierata dal partito, ovviamente unico (fonte:San Jose Mercury News http://www.mercurynews.com/mld/mercurynews/
business/12300465.htm) .
E non facciamoci troppe illusioni, noi "occhi di cane" (come ci chiamano i cinesi). Il potere non é un comando, non é una persona, é un dispositivo, un contesto. In tedesco si direbbe Stimmung, parola che significa voce e ambiente. La voce morbida della sirenetta chiamata consenso.
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E non facciamoci troppe illusioni, noi "occhi di cane" (come ci chiamano i cinesi). Il potere non é un comando, non é una persona, é un dispositivo, un contesto. In tedesco si direbbe Stimmung, parola che significa voce e ambiente. La voce morbida della sirenetta chiamata consenso.