mercoledì, agosto 17, 2005
A cavallo verso il destino
Furono il nome del terrore per secoli: piegarono l'impero cinese, conquistarono la Russia, sottomisero la Persia, crearono un reame in India. Un impero, il più grande mai visto a memoria d'uomo, che andava da Pyongyang a Tehran. Era quello dei cavalieri mongoli, guidati Gengis khan e dai suoi successori. Documentato e profondo l'articolo pubblicato su questo tema domenica scorsa da Repubblica, firmato da Guido Rampoldi (e complimenti al compagno-cronista pugliese dell'Ifg).

(Cavalieri mongoli in battaglia)
Da leggere. "Una fame normale", articolo terzomondista oggi in prima pagina del Korrierone + l'articolo su Luca Doninelli e sul libro più chiacchierato del momento a Milano: "Il crollo delle aspettative".
Due pagine tutte mie! Si può parlare di Pancho Villa e della minoranza nera messicana sul più prestigioso giornale italiano? Può uno stagista cojonare Rutelli, Kravitz e Landolfi a pag. 94? Sì, e con molto piacere. Domani in edicola.

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