giovedì, maggio 19, 2005
Diritti di proprietà: la Cina si sta adeguando
Passi in avanti sulla proprietà intellettuale: tre giorni fa la Camera di commercio cinese e quella americana hanno firmato un accordo per aumentare i controlli sulle contraffazioni che dilagano nel mercato del celeste impero. Quello dei falsi è un giro d'affari di 600 milioni di dollari, che mette a dura prova la competitività delle corporation americane (dalla Walt Disney alla General Motors). Fonti: Business wire e International Herald Tribune.
La Cina ha riconosciuto l'inviolabilità della proprietà privata solo l'anno scorso. Se da un lato le multinazionali sono interessate alla difesa integrale dei brevetti (all rights reserved, tutti i diritti riservati), dall'altro si stanno diffondendo le creative commons, licenze che riservano soltanto alcuni diritti ai proprietari, rendendo liberi altri aspetti, come la copia o la diffusione (clicca qui per approfondimenti). Chissà se si potrebbero applicare alla riproduzione e diffusione dei brevetti di farmaci, come quelli anti-HIV: tante vite potrebbero essere salvate dalla strage silenziosa in Africa.
La Cina ha riconosciuto l'inviolabilità della proprietà privata solo l'anno scorso. Se da un lato le multinazionali sono interessate alla difesa integrale dei brevetti (all rights reserved, tutti i diritti riservati), dall'altro si stanno diffondendo le creative commons, licenze che riservano soltanto alcuni diritti ai proprietari, rendendo liberi altri aspetti, come la copia o la diffusione (clicca qui per approfondimenti). Chissà se si potrebbero applicare alla riproduzione e diffusione dei brevetti di farmaci, come quelli anti-HIV: tante vite potrebbero essere salvate dalla strage silenziosa in Africa.